Attraversamento del pedone fuori dalle strisce o con il semaforo rosso. In quali casi può chiedere il risarcimento del danno ed in quali, invece, può essere ritenuto responsabile?
Facciamo chiarezza.
Il detto “il pedone ha sempre ragione” non ha portata assoluta e, pertanto, non può essere applicato ad ogni situazione.
Difatti, è sempre necessario tenere conto del comportamento da questi adottato durante l’attraversamento, valutando eventuali condotte imprudenti o avventate che non permettano all’automobilista di evitare l’investimento, sempreché questi guidi nel rispetto delle regole impartite dal Codice della strada.
Sull’argomento è possibile rinvenire svariate sentenze che condannano gli automobilisti distratti così come sono in aumento quelle che vanno contro i pedoni che attraversano la strada frettolosamente, senza verificare il sopraggiungere dei veicoli.
Responsabilità del pedone:
Prima di spiegare i casi di attraversamento imprudente del pedone e della sua responsabilità è necessario delineare il principio che regola il concorso di colpa tra gli automobilisti e i pedoni.
Il conducente di un veicolo è tenuto non solo a rispettare le norme del Codice della strada ma deve anche prevedere le condotte imprudenti altrui e, quando è possibile, evitare l’impatto.
Questo principio vale sia per quanto riguarda gli scontri tra i veicoli sia nei casi di investimento del pedone, l’automobilista, infatti, deve mettersi nelle condizioni di poter frenare per tempo qualora si presenti la necessità.
Per esempio, se si guida nei pressi di un centro commerciale o vicino alla fermata di un autobus, piuttosto che davanti ad una scuola è necessario moderare l’andatura poiché, in tali situazioni, è altamente probabile (o meglio più probabile che in altre) che sbuchi fuori un pedone che attraversa la strada.
Pertanto, solo nel caso in cui l’attraversamento del passante si verifichi come un fatto imprevedibile e così rapido da non lasciare nessuna possibilità al guidatore, la responsabilità ricadrà interamente sul pedone.
Si pensi, ad esempio, al passante che sbuca fuori da un cespuglio e attraversa velocemente con gli occhi puntati sul telefonino.
A tal riguardo la Cassazione ha infatti spiegato che l’automobilista è responsabile del comportamento imprudente del pedone ma solo qualora questo rientri nei limiti della prevedibilità; dunque, se il conducente vede dei pedoni che tardano a scansarsi deve rallentare la velocità anche fino a fermarsi.
Cosa succede se il pedone attraversa col semaforo rosso?
Una recente sentenza della Cassazione (Cass. Pen. Sentenza n. 18 dicembre 2019 – 7 gennaio 2020 n. 140) ha stabilito che il pedone che attraversa la strada con il semaforo rosso è responsabile dei danni causati e l’automobilista è dunque esente da ogni tipo di responsabilità.
Non solo, con la predetta sentenza la Cassazione ha stabilito che se l’investitore è un motociclista, che nell’impatto riporta lesioni serie, il pedone è responsabile anche in sede penale.
In tali casi è naturalmente necessario il rispetto da parte del conducente di tutte le norme e cautele previste dalla legge nonché anche la presenza di testimoni oculari che possano confermare la dinamica del sinistro.
Attraversamento del pedone senza guardare.
Uno dei casi al giorno d’oggi più frequenti è quello del passante che attraversa la strada con il telefonino in mano e lo sguardo fisso sullo schermo.
A chi non è mai capitato?
Ebbene oltre ad essere passibile di multa che va dai 25 ai 100 euro, cosa accade in caso di investimento?
In primo luogo l’assicurazione potrebbe rifiutare l’indennizzo per il pedone distratto.
Tale orientamento è stato confermato dal Tribunale di Trieste secondo cui il pedone che viene investito perché attraversa distratto dal cellulare è responsabile all’80% del suo investimento.
Cosi facendo, infatti, viola le regole di prudenza e diventa un ostacolo improvviso per il conducente che, incolpevolmente, non può evitarlo.
È però necessario precisare che la responsabilità dell’automobilista è esclusa solo quando la presenza del passante si ponga come imprevedibile ed improvvisa.
Saranno pertanto le circostanze del caso concreto a definire il grado di responsabilità dei soggetti coinvolti.
Quando il pedone è responsabile per l’investimento?
La giurisprudenza è ormai unanime nell’indicare quelli che sono i casi in cui il pedone può essere ritenuto responsabile per l’investimento e, pertanto, non può chiedere il risarcimento del danno:
- quando il conducente, pur usando la necessaria diligenza e prudenza, si trova in una condizione di oggettiva impossibilità di avvistare il pedone;
- quando i movimenti del pedone sono stati così rapidi ed inaspettati da far si che lo stesso si trovi ad una distanza così ravvicinata da rendere l’urto inevitabile;
- quando il conducente ha tenuto una condotta alla guida impeccabile nel pieno rispetto delle norme del Codice della strada e di normale prudenza.
Cosa consigliamo?
È intanto necessario rispettare le regole di cui si è parlato nell’articolo ed, inoltre, cercare dei testimoni oculari che possano confermare la dinamica del sinistro, nonché chiamare le forze dell’ordine per accertare l’accaduto.
Tutti questi elementi potrebbe essere importanti per la proposizione di una richiesta di risarcimento danni o per un’eventuale causa dinnanzi al giudice.
Dott. Antonio Bassu